Viale Ippocastani Reggia Quisisana

Il progetto di riqualificazione del giardino storico della Reggia Borbonica di Quisisana rappresenta un esemplare equilibrio tra conservazione del patrimonio e introduzione di soluzioni innovative basate sulla natura e sulla gestione delle acque. La ristrutturazione è stata guidata da un’approfondita analisi Visual Tree Assessment (VTA) che ha portato alla sostituzione di circa 50 ippocastani malati lungo il viale di accesso alla reggia, sostituendoli con specie più giovani di ippocastani, lasciando il giusto spazio per crescere rispetto la situazione esistente.

Il viale d’accesso alla reggia è stato completamente trasformato attraverso l’introduzione di un sistema di terrazzamenti realizzati con muretti in pietra lavica locale. Questi terrazzamenti non solo migliorano esteticamente l’ingresso, ma sono funzionalmente progettati come rain gardens, che sfruttano la pendenza naturale del terreno per una gestione efficace delle acque meteoriche. Collegati in sequenza a cascata, questi giardini pluviali trattengono l’acqua grazie alla presenza di uno strato di argilla impermeabilizzante, permettendo così un rilascio controllato dell’acqua e contribuendo alla biodiversità del sito.

La selezione delle piante per i rain garden è stata attentamente studiata per rispondere alle specifiche condizioni di esposizione solare, tipo di terreno e clima della zona. La vegetazione è quindi suddivisa in specie xerofile, adatte alle zone più elevate e meno umide, e specie igrofile, ideali per aree con maggiore ritenzione idrica e sottosuoli argillosi. Questo approccio non solo garantisce una fioritura prolungata e variegata durante tutte le stagioni, ma anche una gestione sostenibile delle risorse idriche, particolarmente preziosa nei periodi di siccità.

Attraverso questo progetto, la Reggia di Quisisana diventa il fulcro di un’innovativa narrazione verde, dove l’integrazione tra tecniche ingegneristiche e soluzioni basate sulla natura esalta la storicità del sito, promuovendo al contempo la biodiversità e la resilienza ambientale.