Expo 2015 Milano

Il progetto per Expo Milano 2015 è un intervento per un parco espositivo che si configura come una nuova centralità urbana. La riqualificazione di una zona periurbana di Milano per l’Esposizione rappresenta un intervento pionieristico mirato a rinnovare il rapporto con il contesto urbano circostante, fortemente influenzato dalla presenza di grandi infrastrutture. Il sito è diventato un polo attrattore internazionale in occasione dell’Esposizione e una base solida per lo sviluppo attualmente in atto.

Il lotto dedicato alla progettazione degli spazi aperti pubblici dell’Esposizione, “la piastra”, collocato nell’isola interna, basato sul modello insediativo del castrum romano (come principio archetipico di generazione urbana), comprende 7 ambiti paesaggistici che reinterpretano elementi del paesaggio naturale, rurale ed urbano, configurandosi come spazi relazionali di socialità. Essi sono strutturati secondo un percorso didattico-espositivo sviluppato sul rapporto fra uomo e natura: dalla naturalità primigenia del bosco esterno, alla natura rigenerata delle vasche di fitodepurazione e canali interni fruibili, alla rievocazione di elementi del paesaggio agricolo nei filari, alla collina mediterranea fra naturalità e modellazione umana, agli Hortus, citazione dell’origine agricola dell’arte dei giardini, fino ai paesaggi più urbani, conviviali e formali delle piazze.  Il progetto presenta le implicazioni tipiche di una grande esposizione universale con le necessarie funzioni ludico-ricreative e di connessione. Tra gli spazi collettivi e ricreativi rientrano piazze maggiori e minori, aree gioco, il children park, spazi di aggregazione e ristorazione (Hortus), orti didattici, giardini tematici e grandi spazi verdi per la sosta. I percorsi coprono un’ampia gamma di tipologie: dai boulevard alberati di connessione interna ai percorsi perimetrali che costeggiano il grande canale che caratterizza il sito.



L’anello verde è il lascito permanente dell’esposizione. Questa cintura verde è caratterizzata dalla presenza di un bosco lineare e un canale che circondano il sito, configurandosi come una moderna evocazione del bosco naturale della Pianura Padana. L’anello agisce come un filtro ecologico, che non solo mitiga l’impatto visivo delle infrastrutture limitrofe ma contribuisce anche alla riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico. La Green Belt è progettata non solo come una barriera fisica di mitigazione , ma come elemento di dialogo tra il sito espositivo e le vicine aree urbane degradate, offrendo un modello replicabile di riqualificazione urbana. Il progetto realizza un bosco naturale con un mix di specie autoctone mature e giovani alberi, che integra elementi acquatici che arricchiscono la biodiversità. Lungo i corsi d’acqua il paesaggio si trasforma con la presenza di specie igrofile e erbacee che seguono la pendenza del terreno verso l’acqua, creando un ambiente fluviale dinamico e interattivo attirando numerose specie faunistiche e creando nuovi habitat ecologici. Le opere sono integrate strategicamente nella rete dei parchi e nella rete ecologica della città metropolitana di Milano, enfatizzando il ruolo del verde come elemento di connessione ecologica, urbana e sociale.

Uno degli aspetti più innovativi e sperimentali, anche dal punto di vista della realizzazione, consiste nella fornitura in opera di specie vegetali autoctone di vario tipo, molto sviluppate, di altezza fino a 14 metri ed età fino a 30 anni, che hanno preso possesso del sito in pochi mesi con la realizzazione di un “pronto effetto” eccezionale, mai prima realizzato su una scala così vasta e con l’uso esteso di tecniche all’avanguardia, contribuendo in modo determinante al successo della manifestazione.